Menarini: a disposizione dei Carabinieri (RIS) una nuova arma contro il crimine

La tecnologia di DEPArray, nata dalla ricerca Menarini per la diagnosi dei tumori, sarà utilizzata per individuare in modo inequivocabile gli autori di un crimine efferato. Guarda il nostro video.

Dalla ricerca Menarini: la tecnologia del DEPArray

A poco più di anno dalla sua ultima evoluzione (leggi Il DEPArray NxT), Menarini Silicon Biosystems ha realizzato un nuovo progetto. L’innovativa tecnologia di DEPArray, usata per la digitalizzazione di singole cellule da campioni complessi, amplia il suo raggio d’azione fino a comprendere la scena del crimine.

La scoperta della nuova applicazione, pubblicata sulla rivista Forensic Science International, si deve a un lungo lavoro portato avanti dai Carabinieri del RIS (Reparto Investigazioni Scientifiche) di Roma in collaborazione con il Gruppo Menarini, ed è destinata a cambiare il mondo della scienza forense.

DEPArray Menarini: la nuova “arma” dei RIS contro il crimine

Le serie crime degli ultimi anni ci hanno abituato a standard molto elevati: abbiamo visto, puntata dopo puntata, i vari Gil Grissom, Mac Taylor, Horatio Caine risolvere casi difficilissimi partendo da una piccolissima traccia di DNA.

Purtroppo nella realtà non è così facile e immediato. I reperti biologici raccolti sulla scena del crimine sono spesso composti da materiale biologico, di tipo diverso, proveniente da due o più persone. L’analisi di queste tracce miste rappresenta un problema in genetica forense in quanto non sempre consente di ottenere un profilo univoco del DNA e questo rende quindi più difficile l’identificazione del colpevole in quanto si deve ricorrere ad analisi statistiche complesse.

Con l’utilizzo di DEPArray, tecnologia automatizzata per l’individuazione e l’isolamento di cellule pure, i ricercatori sono stati in grado, per la prima volta, di separare le cellule appartenenti ai diversi fluidi biologici (ad es. sangue, saliva, liquido seminale) prima di effettuare l’analisi genetica standard, e hanno quindi potuto ottenere in maniera assolutamente pura, il corrispondente profilo genetico.

Menarini Silicon Biosystems insieme ai RIS per risolvere la scena del crimine

Nel lungo lavoro dei Ris e Menarini sono state analizzate in primis misture biologiche create ad hoc: un mix di liquidi riprodotto in laboratorio che conteneva sangue, saliva e liquido seminale. I risultati di queste analisi sono stati sorprendenti: nel 100% dei casi il DEPArray è riuscito a identificare i fluidi e il corrispondente profilo genetico.

Nella fase successiva sono stati analizzati i campioni reali: e anche in questo caso l’analisi dei campioni ha permesso di individuare le cellule e quindi il profilo del colpevole, confermando che l’approccio sviluppato può essere applicato con successo alle tracce reali.

«Il progetto DEPArray, sviluppato dalla Menarini in collaborazione con il RIS di Roma – spiega il Ten. Col. Andrea Berti, Comandante della Sezione di Biologia del Reparto – è senza dubbio la novità più promettente e rivoluzionaria che il mondo della genetica forense ha visto negli ultimi anni. Per la prima volta sono state, infatti, separate fisicamente singole cellule di donatori costituenti una mistura biologica. Un risultato straordinario se pensiamo all’analisi di tracce biologiche che possiamo trovare sui reperti raccolti nel corso di una indagine. Continueremo a lavorare intensamente sul progetto per capire fino in fondo i limiti di tale tecnologia e poterla poi applicare anche a tracce infinitamente piccole che ricerchiamo sulla scena di un crimine e, quindi, in ultimo, fornire un ulteriore strumento a supporto delle attività di indagine.»

«Siamo entusiasti per i risultati della collaborazione tra Menarini e i Carabinieri (RIS). – ha detto Domenico Simone, membro del CDA di Menarini – Il DEPArray è stato studiato e realizzato da ricercatori italiani per arrivare a una diagnosi dei tumori anche da biopsie piccolissime e addirittura da un semplice campione di sangue. Oggi ci rende orgogliosi sapere che possiamo contribuire in modo determinante anche in altre aree della scienza, in una collaborazione con le straordinarie competenze dei Carabinieri dei RIS.»

Menarini Silicon Biosystems proseguirà la collaborazione con i Carabinieri del RIS di Roma e altri laboratori di genetica forense all’estero per la validazione sperimentale del protocollo.

7 risposte a “Menarini: a disposizione dei Carabinieri (RIS) una nuova arma contro il crimine”

  1. Contentissima della scoperta che va ad onore dei cervelli italiani. Meritano un premio. È meritano maggiori finanziamenti per proseguire la ricerca non semplicemente finalizzata al crimine, ma soprattutto a combattere malattie.

  2. Sono stato attirato da un piccolo riquadro pubblicitario e , pur essendo estraneo problemi di studi in materia di genetica , ho dato una occhiata a quanto scritto su DEPArray. Complimenti per il Vostro lavoro. Alla fine ho concluso che nell’ambito del Vostri studi potreste fare qualcosa in onore dei CADUTI della Grande Guerra (nel centenario). Da una frana della riva del Piave sono emerse Ossa che, secondo logica, sono di Soldati Italiani caduti in combattimento. C’è probabilità buona che siano della gloriosa Brigata Sassari. La “burocrazia” ,VERGOGNOSAMENTE, ha snobbato tutto. Per amore di scienza, patria, verità (e anche per avere ” elemento di orgoglio nella pubblicità”) potete fare qualcosa che porti alla datazione di quelle Ossa e alla individuazione della regione di provenienza di quei valorosi Soldati che pur avendo sacrificato la vita neppure hanno avuto sepoltura (resti del bacino ( certamente ) e qualche altro osso che non sono in grado di riconoscere ) SONO ANCORA ABBANDONATI. Vedete se potete fare qualcosa, io sono a disposizione. In attesa di riscontro ringrazio e saluto distintamente. Giovanni Cancellier Musile di Piave (VE)

    • Molto onorevole quello che hai scritto…non solo perche sono un fante della Brigata Sassari in congedo … ma sopratutto perché persi il nonno in Abania durante il secondo conflitto mondiale e la salma non fu mai ne cercata…ne ritrovata in quella sporca guerra…
      Walter Petese

  3. Grande merito ed onore alle menti italiane. Noi italiani ci siamo sempre distinti nel mondo per coraggio e soprattutto spirito di inventiva supportato da lodevole precisione
    Non a caso moltissime delle più grandi scoperte in tutti i settori portano nomi italiani.
    Le mie più fervide congratulazioni ai RIS di Roma, fiore all’occhiello dell’Italia, della nostra amata Arma dei Carabinieri e alla Ditta Menarini sempre distintasi per la sua serietà e professionalità.

  4. Onore al merito alla Menarini per i frutti delle sue ricerche scientifiche , vanto della italianità in un momento di incertezze e disorientamento troppo diffusi.
    Mai come adesso vi è tanto bisogno di riprendere fiducia nelle possibilità di tante menti ITALIANE da troppo tempo sottostimate.
    Un grazie e tantissimi complimenti per questi risultati fonti di speranza ed ottimismo di cui.vi è estremo bisogno.

  5. Ho avuto il piacere di lavorare come ricercatrice al Progetto Finalizzato Biotecnologie del CNR. Posso confermare che il livello della ricerca in Italia e’ altissimo.
    Se solo ci fossero finanziamenti adeguati !..

  6. Ho 76 anni e dietro una vita difficilissima.
    Quando leggo di successi italiani nel mondo, in ogni campo, sono fiero di essere cittadino di questo stupendo paese
    Ora vorrei chiedere perché questo nuovo sistema
    Non viene usato per risolvere una volta per tutte il delitto di Yara? C’è una persona condannata senza prove vere.Potrebbe essere lui ma SE NON LO È ?
    Ciao fulvio

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