Chiudi gli occhi e respira: differenze tra asma bronchiale e BPCO

“Chiudi gli occhi e concentrati sul respiro”. In molte discipline orientali, il momento della respirazione è quello più importante. Ma malgrado una nuova attenzione alle pratiche orientali, le nostre città rilevano in modo preoccupante il problema dell’inquinamento.

La Conferenza Internazionale di Parigi sul clima e i dati crescenti sull’inquinamento offrono spunti per riflettere sul futuro dell’aria che respiriamo e sui nostri polmoni.

Come sottolineato dagli esperti, in ambito medico è riconosciuto che l’esposizione agli inquinanti atmosferici aumenti nettamente la probabilità di contrarre numerose malattie soprattutto a carico dell’apparato respiratorio. Sono particolarmente a rischio i bambini, gli anziani, le donne in gravidanza e le persone con malattie croniche, come l’asma bronchiale e BPCO.

Qual è la differenza tra asma bronchiale e BPCO? Cosa si intende per BPCO?

L’asma bronchiale. L’asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree caratterizzata da ricorrenti problemi respiratori. Durante un attacco d’asma il rivestimento delle vie aeree s’ispessisce, i muscoli delle vie aeree si contraggono e il muco ostruisce le vie aeree rendendo difficoltosa la respirazione. Queste alterazioni portano alla comparsa dei sintomi dell’asma… respiro sibilante, tosse, senso di oppressione al torace, sensazione di fame d’aria.

L’asma bronchiale è pericolosa? Quali sono i fattori?

I fattori che possono provocare un attacco d’asma sono numerosi, ad esempio le infezioni virali, l’esposizione ad allergeni (come gli acari della polvere o il polline), il fumo, l’inquinamento atmosferico. I sintomi dell’asma sono variabili, spesso peggiorano durante la notte e nelle prime ore del mattino e la gravità della malattia varia da individuo a individuo.

BPCO: sintomi, causa e stadi

La Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva (BPCO). La BPCO è una malattia respiratoria cronica caratterizzata da un’ostruzione progressiva delle vie aeree e dalla distruzione del tessuto polmonare che rendono difficoltosa la respirazione. Il più importante fattore di rischio della BPCO è il fumo di sigaretta, ma anche l’esposizione professionale a sostanze irritanti e l’inquinamento ambientale sono state riconosciute tra le cause della malattia. La BPCO si manifesta con tosse e catarro cronici e con una progressiva mancanza di respiro o sensazione di fame d’aria (dispnea), prima durante lo sforzo e in seguito, nelle fasi più avanzate, anche a riposo, comportando così forti limitazioni a svolgere le normali attività quotidiane. Nel corso della malattia si possono verificare riacutizzazioni caratterizzate da aumento dei sintomi, quindi con un incremento della tosse e del catarro, respiro sibilante, dispnea e talvolta febbre. Data la natura progressiva della BPCO, la diagnosi e il trattamento precoce sono essenziali per la prevenzione delle complicanze e delle riacutizzazioni, il cui peggioramento acuto può comportare anche il ricovero ospedaliero.

4 Buone abitudini per vivere “respirando” meglio

È chiaro che le misure a maggiore impatto per ridurre l’inquinamento devono essere concordate e implementate dai vari governi. Nel nostro piccolo, possiamo sicuramente dare il nostro contributo adottando uno stile di vita più sano e meno impattante sull’ambiente:

  • non fumare ed evitare anche il fumo passivo
  • usare meno la macchina
  • fare più movimento
  • respirare a labbra socchiuse per controllare la frequenza e la durata del respiro.

Lo sapevi che…

Il primo trattamento delle malattie respiratorie risale ai Maya e consisteva nell’inalazione di fumi e vapori derivanti dal riscaldamento-combustione di erbe e infusi di vario tipo.

Leggi anche: L’Influenza 2016: quali sono i sintomi, quanto dura e come curarla

7 risposte a “Chiudi gli occhi e respira: differenze tra asma bronchiale e BPCO”

  1. Questo articolo mi è piaciuto..soffro fi bronchite cronica ed asma bronchiale mi piacerebbe essere aggiornata su come vivere meglio grazie.

  2. Ho il mio compagno di anni 75 che soffre di BPCO e bronchiectasie. Ormai conosco più o meno tutte le possibilità e cure di mantenimento e non peggioramento, ma il crescere della malattia è difficile da gestire. Mi aspetto le novità. Grazie

  3. Anch’io soffro di bronchite cronica e asma grave. Riesco a fare una vita normale grazie al cortisone prescritto dal medico e tanta tanta attività fisica (palestra e nuoto soprattutto). A volte però che fatica!

  4. Soffro di bronchite cronica dal 2004.

    Faccio uso di spray cortisonici raccomandati dal mio Pneumologo. Ho comunque dei lunghi periodi senza problemi e quindi sospendo la terapia sempre d’accordo con il mio medico.
    Certo non fumo più.
    Ma comunque non mi sento un invalidof faccio tutto quello che fa una persona normale.

    Grazie

    Antonio

  5. Ho lavorato per 35 anni in sala operatoria come ferrista (anni 69-70 In poi) i respiratori non avevano gli scarichi x gas anestetici venuti tempo dopo, quando uscivo al’aria aperta mi veniva mal di testa. Adesso( 68 anni)soffro di bpco da 30 anni che mi condiziona per tutto il giorno (assumo farmaci Matt.pom.sera) ma a detta dei medici .Ia mia vita lavorativa non ha influenzato x nulla la mia patologia. Non voglio nulla (dopo tanti anni)però almeno dirmi potrebbe essere mi basterebbe! Visto che al giorno d’oggi nessuno si sognerebbe di stare in sala fino alla fine della gravidanza ecc…ecc…..

  6. Mi è stata diagnosticata la BPCO 18 mesi fa dopo tanti anni di cura per l’asma. Sono anche allergica a tante cose e ad alcune non riesco a sottrarmi. Ho 72 anni e un’occlusione senza medicinali del
    60’/. che migliora al 69 ‘/. con bronco dilatatori in spirometria . Mi sento stanchissima e mi affatica fare qualunque cosa . Qualcuno dice che i dispiaceri , anche loro chiudono o bronchi , vale il
    detto ( fatemi respirare ?)

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