Ride to Moscow. DNA Menarini e passione per lo sport

Seguire le proprie passioni, spingersi oltre per superare i propri limiti, riuscire in qualcosa che per altri è impossibile… Tutto questo fa parte del nostro DNA Menarini.

Condividiamo i valori dello sport, quali il fair play, l’etica, il lavoro di squadra, perché sono gli stessi che viviamo e percepiamo ogni giorno nel nostro lavoro: la ricerca continua a una sempre più alta qualità del farmaco, la voglia di raggiungere gli obiettivi, la consapevolezza che solo insieme possiamo tagliare grandi traguardi.

È facile così comprendere come questi due parametri formino insieme un binomio davvero vincente. E se il fine ultimo è fare beneficenza, allora i toni diventano quasi epici.

Viaggi per ciclisti: I numeri dell’avventura.

Alessandro Ferraris è un informatore scientifico del farmaco, dal DNA tutto Menarini. È anche un bravissimo ciclista che quest’estate ha attraversato 7 paesi per promuovere Ride to Moscow, un’iniziativa realizzata della GEOforCHILDREN per finanziare un fondo, “Una porta per la vita”, a favore dei ragazzi russi orfani.

Se l’intento è stato nobile, i numeri dell’avventura sono stati incredibili: 3 ciclisti, 2 camper (uno tecnico e uno con i parenti), 2.530 Km, 17 tappe, 7 stati, Italia, Slovenia, Austria, Repubblica Ceca, Polonia, Bielorussia, Russia, in 17 giorni.

ride to moscow menariniTra la fine di luglio e l’inizio di agosto, Alessandro è partito da Ronchi dei Legionari (GO) direzione Mosca. “Si è pedalato a un alto ritmo mantenendo cambi regolari e cercando sempre di trovare la massima concentrazione in piena sicurezza. Il momento più bello è stato vedere che, tappa dopo tappa, la paura dei primi giorni lasciava il posto a una grande fiducia che moltiplicava voglia e forza.”

Grazie a questa iniziativa sono stati raccolti oltre 72 mila euro.

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Ride to Moscow e Una porta per la Vita.

Si potrebbe definire una iniziativa nell’altra. Ride to Moscow, infatti, aveva come obiettivo di istituire e finanziare un nuovo fondo denominato “Una porta per la Vita”, da destinare ai ragazzi in condizioni di grande difficoltà economica.

I primi aiuti andranno a bambini “ormai” grandi e adolescenti, tra i 10 e i 18 anni, che vivono all’interno di istituti ma che hanno grandi sogni. Sono Sasha, Artem, Natasha, Jana, che desiderano frequentare l’università, Anastasia, che ama ballare e vorrebbe frequentare il liceo artistico; Misha, che studia per diventare frigorista; Sergej, che sogna di diventare cuoco; Nastja, a cui non viene assegnata la casa a cui avrebbe diritto.

I dati mostrano che oltre l’80% dei casi non riesce ad integrarsi completamente nella società rimanendo pertanto ai margini. L’intento del progetto “Una porta per la Vita” è di sostenere questi ragazzi accompagnandoli e assistendoli economicamente nel passaggio tra l’abbandono dell’istituto e l’entrata nella vita. Ma è anche quello di incoraggiarli, sostenendoli nello studio o nell’apprendimento di un mestiere.

ride to moscow menariniQuale è stato il momento più emozionante? “L’entrata a
Mosca attraverso l’immensa periferia con le tante strade che sembravano moltiplicare le corsie. Raggiungere la Piazza Rossa e rendersi conto che il nostro sogno era diventato realtà. Tutto questo è stato un momento di grandissima emozione. Bisogna sempre crederci, perché solo così puoi raggiungere risultati che sulla carta sembrano impossibili. E quando sono stati raggiunti ci appaiono ancora più gratificanti.”

E invece quale è stato quello più commovente? Aver ricevuto dai bambini di tutti gli istituti un caloroso ringraziamento in lingua italiana! Aiutare chi è più sfortunato di noi non solo dovrebbe essere un dovere morale ma piacere della nostra anima. Mi piace pensare che un giorno uno di loro possa raccontare ai propri nipotini che tanti anni fa tre ciclisti italiani hanno contribuito alla sua crescita.

Ride to Moscow si è concluso, ma il grande progetto di Una porta per la Vita è partito. È partito dai 72260,43 euro raccolti attraverso questo viaggio di solidarietà, ma non si ferma qui.

Una risposta a “Ride to Moscow. DNA Menarini e passione per lo sport”

  1. Complimenti ad Alessandro e agli amici che lo hanno accompagnato in questa performance, segno di enorme sensibilità e solidarietà umana.
    Conoscendolo non mi potevo aspettare nulla di meno.
    Bravissimi!!

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