“Stop agli abusi sui bambini” fa tappa a Napoli

Sono moltissimi i casi di abusi sui bambini e adolescenti che subiscono ogni anno nel nostro paese maltrattamenti fisici, psicologici e sessuali, ma solo pochi casi vengono alla luce.

Il Gruppo Menarini, in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria (SIP) e Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), ha lanciato un progetto di sensibilizzazione per formare i pediatri italiani a riconoscere e intercettare i segnali di violenza sui bambini. Un progetto unico al mondo, che ha portato alla creazione di una rete antiabuso di pediatri e medici di base: per un totale di 15 mila sentinelle.

Nel mese di maggio, abbiamo fatto tappa a Napoli.

Maltrattamenti bambini: Stop agli abusi sui bambini anche a Napoli

Sono circa 9.000 i bambini e gli adolescenti under 14 campani a rischio. Nella metà dei casi si tratta di maltrattamenti e violenze psicologiche o fisiche: in uno su dieci di abusi sessuali. Pochissime le piccole vittime che riescono a chiedere aiuto.

Si tratta di un tipico fenomeno “iceberg” sottostimato, che nel 70% dei casi si consuma fra le mura domestiche, spesso per mano di uno dei familiari.

Per assicurare il diritto all’infanzia, a Napoli saranno coinvolti circa 50 pediatri e nell’arco del 2017 molti altri parteciperanno ai corsi. Grazie all’iniziativa, i pediatri campani che seguiranno i corsi diventeranno un punto di riferimento per tutti i colleghi del territorio, e potranno ricevere così consigli e aiuto per la gestione di casi sospetti, creando per i bambini una vera rete di medici sentinelle.

Tutto questo aiuterà a fare uscire dall’ombra un numero sempre maggiore di piccole vittime: la Polizia giudiziaria riferisce che attualmente si calcolano 700/800 casi in tutto il paese ogni sei mesi.

Diritti dei bambini: la nostra missione per fermare i maltrattamenti sui bambini

«Parte da Napoli – Lucia Aleotti e Alberto Giovanni Aleotti, presidente e vicepresidente del Gruppo Menarini – la nostra missione di creare una rete di pediatri e medici a salvaguardia dei bambini maltrattati vittime di abusi. Menarini ha elaborato tale progetto con l’intento di ramificare la formazione medica in tutte le regioni, perché purtroppo queste tristi storie di cronaca non risparmiano nessuna realtà italiana.

Il progetto è per questo unico nel suo genere e rende l’Italia d’esempio per tutti gli altri paesi.

Crediamo fermamente nel valore sociale di questa rete di medici sentinella. Sensibilizzare i medici su queste tematiche consentirà di salvaguardare la serenità, la crescita sana e la vitalità dei bambini e speriamo anche di abbattere drasticamente il numero di storie dolorose che nessuno vorrebbe mai leggere sui giornali.»

Una rete antiabuso di 15mila pediatri per riconoscere gli abusi

«Il tessuto sociale del territorio [in Campania] – ha aggiunto Renato Vitiello, vicepresidente SIP Campania – è purtroppo un humus fertile per il verificarsi di maltrattamenti, come ricordano anche i molti casi recenti di cronaca, non ultima la vicenda della piccola Fortuna che ha addolorato e commosso l’Italia.

I temi dell’abuso e del maltrattamento oggi non possono essere più trascurati anche per le gravi conseguenze che determinano sulla salute del bambino nel breve e lungo termine: un bambino maltrattato e/o abusato, infatti, non solo è più a rischio di disturbi fisici, psicologici e del comportamento, ma anche di danni organici nella vita adulta.»

Luigi Nigri, responsabile del progetto per FIMP, osserva: «È a Napoli il primo appuntamento con cui oggi parte il progetto “Stop agli abusi sui bambini” che unisce professionalità, sensibilità ed entusiasmo, doti che tutti i pediatri hanno dimostrato per una problematica tra le più delicate e dolorose dell’infanzia e dell’adolescenza.

Prossime tappe Roma, Milano e Ancona.

6 risposte a ““Stop agli abusi sui bambini” fa tappa a Napoli”

  1. I pediatri spesso si accorgoo dell’abuso ma hanno paura di segnalare e affrontare eventuali processi. Lasciano l’intera respomsabilitá al genitore che gia si sente solo, sbagliato e impaurito. Purtroppo quando si ha a che fare con violenze sui propri figli, le stesse madri sono spesso minacciate e maltrattate.

  2. Finalmente…le mamme sono in difficoltá e spesso i pediatri si accorgono del problema ma hanno a loro volta paura di affrontare una causa.

  3. Finalmente! Era ora … Vorrei che questo corso sia aperto anche agli insegnanti, perché possano anch’essi contribuire alla serenità di queste innocenti vittime

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