Menarini Pills of Art: Pontormo e L’Adorazione dei Magi
Il drappeggio delle vesti che rimanda a un universo dorato, intervallato dal rosso e impreziosito dal blu; la polvere dei cavalieri che lentamente procedono lasciandosi ai lati la fatica del percorso; e infine quell’unico personaggio, in fondo, a sinistra, che – solo leggermente, con la schiena – si discosta dal gruppo centrale per osservare, quasi di soppiatto, chi si pone davanti alla tela.
Ora che contempli simultaneamente i colori, il paesaggio e la naturalezza di quel volto, che ti sembra in fondo un po’ familiare, potrai comprendere il capolavoro dell’Adorazione dei Magi e il genio di Pontormo.
Menarini PIlls of Art: Pontormo
Il nuovo video di Menarini Pills of Art ci conduce all’interno della Galleria Palatina, in Palazzo Pitti, a Firenze, davanti alla grandiosa opera di Pontormo del 1519-1520 ca. raccontata da Giovanni M. Guidetti.
Stando alla precisa e dettagliata storiografia delle Vite di Vasari, la tavola – destinata al rifornimento ligneo dell’anticamera di Giovanni Maria Benintendi – venne realizzata dopo le storie Borgherini e prima di quelle inscritte nella naturalistica lunetta della villa di Poggio a Caiano.
Nell’elaborazione del soggetto il Pontormo si rifà alla tradizione fiorentina, inserendo raffinate citazioni di architetture cittadine, guardando anche alle stampe del fiammingo Luca di Leida e influenzato da Dürer. Dalle incisioni nordiche derivano i panni ridondanti, la caratteristica declinazione del paesaggio; la forte caratterizzazione fisionomica dei personaggi risente, invece, all’influsso di Leonardo.
Menarini Pills of Art: L’Adorazione dei Magi
La versatilità del Pontormo a catturare la naturalità dei personaggi, espressa attraverso le difformità fisionomiche che rendono espressivi fino al grottesco i volti degli uomini che compongono il corteo dei magi, riassume al meglio la sua bravura nel raccogliere spunti di differente provenienza ritraducendoli nel suo linguaggio artistico-poetico.
Il leonardismo della sua formazione è ben visibile, oltre che nei volti, anche nella polvere che avvolge i cavalieri: analogia precisa della zuffa della Battaglia di Anghiari.
Ma al di là di qualsiasi rimando artistico o letterario, quest’opera rimane, come sostenne i Vasari “nelle teste et in tutte l’altre parti varia, bella e d’ogni lode dignissima”.
Non conoscevo questa opera Grazie per il commento e per il servizio.
complimenti per la capacita di mostrare e comunicare in poche e semplicj frasi e immagini tanta bellezza e cultura. Sarebbe terapeutico x tutti !