Ti raccontiamo la storia di una casa farmaceutica

Se all’inizio dell’Ottocento la figura di riferimento capace di “sedare ogni dolore” era ancora lo speziale, già verso la fine del secolo il testimone passava ai “novelli” farmacisti.

La loro conoscenza non si basava più sulla nomenclatura alchimista ma su un sapere scientifico e soprattutto chimico. Nacquero, così, le prime scuole di farmacia e, allo stesso modo, iniziò la storia della grande industria farmaceutica italiana.

Ma, nonostante la nascita di diverse università o scuole, il luogo simbolo della preparazione dei primi prodotti farmaceutici continuò ad essere proprio il retrobottega delle farmacie.

Durante il 25° anno del Regno d’Italia, 1886, il farmacista Archimede Menarini aprì a Napoli la sua farmacia, “Farmacia Internazionale Menarini”, precisamente in via Calabritto 4. Ovunque si sentiva aria di cambiamento: De Amicis pubblicava Cuore, Hertz scopriva le onde elettromagnetiche e nasceva la Coca Cola.

Nella sua farmacia furono ideati il Metarsile, un ricostituente “Sicuro per adulti e bambini che può essere acquistato in tutte le farmacie a lire 3 la bottiglia”, come indicava una pubblicità dell’epoca, e Euzymina, una soluzione di fermenti digestivi con lecitina indicato per la cura dei problemi digestivi.

In poco tempo, il successo della sua attività convinse lo stesso Menarini ad abbandonare la professione di farmacista e a concentrarsi sulla ricerca e sulla produzione di farmaci. La richiesta sempre crescente e la lontananza dalle più importanti vetrerie, e quindi la necessità di avere una fornitura costante di fiale e flaconi, portarono a una seconda decisione, ovvero quella di trasferirsi a Firenze.

È la nascita delle Industrie Farmaceutiche Menarini.

Lo stabilimento fiorentino fu costruito durante la Prima guerra mondiale, nella zona di Campo di Marte, in via San Gervasio – oggi via dei Sette Santi –, dove ancora ha sede la direzione centrale, e inaugurato un anno più tardi, nel 1915. L’edificio era stato concepito con la struttura tipica dell’epoca, con una facciata di rappresentanza e i reparti produttivi sui lati, oggi come allora il suo ingresso è al numero civico 3!

 Il nuovo stabilimento registrava una produzione di 10.000 flaconi al giorno di Metarsile e 50.000 flaconi di Euzymina; il Metarsile continuò a essere prodotto fino agli anni Sessanta!

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