Innov@Fimmg: cure a km zero, grazie ai medici di famiglia!

Si chiama Innov@Fimmg e promette di rivoluzionare il sistema della sanità territoriale.

Prima di tutto, Fimmg sta per Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale. L’obiettivo della Fimmg è quello di rafforzare gli studi dei medici di famiglia trasformandoli in unità professionali di medicina generale per la gestione territoriale delle più diffuse patologie croniche.

Le unità professionali saranno dotate di personale appositamente formato mediante un percorso condiviso con le società scientifiche degli specialisti, e potranno fornire servizi di base, grazie all’acquisizione di strumenti diagnostici di primo livello come spirometri, elettrocardiografi, holter pressori, ecografi, e naturalmente dotazioni telematiche. Esami a basso costo, facili da eseguire e replicare, non invasivi e capaci di indicare l’eventuale bisogno di ulteriori indagini specialistiche.

Tra gli esami diagnostici sarà possibile effettuare: spirometria, elettrocardiogramma, misurazione della glicemia, monitoraggio della pressione e altro ancora.

Il progetto Innov@Fimmg: esami diagnostici e specializzazioni 

Il progetto Innov@Fimmg partirà nella sua fase sperimentale da settembre, prevede la formazione di 100 medici in 4 regioni: Marche, Puglia, Umbria e Toscana (per un campione di 150.000 cittadini).

“Addio a code e a interminabili liste d’attesa e a ping pong tra ospedali e studi dallo specialista, – ha affermato alla conferenza stampa del 3 giugno Giacomo Milillo, segretario nazionale della Fimmg. – Non vogliamo più aspettare che i pazienti arrivino nei nostri studi con il loro carico di sintomi; ma vogliamo essere noi per primi ad individuare tempestivamente le loro criticità e a gestirle correttamente.”

“Questa scelta si rende necessaria per far fronte allo tsunami dei malati cronici che già oggi rischia di travolgere la sanità e che in futuro sarà sempre più difficile da contenere.”

“Non vogliamo né dobbiamo sostituirci agli specialisti, che tuttavia devono intervenire quando ve ne sia realmente la necessità, mantenendo una costante collaborazione. in caso contrario le risorse del sistema sanitario, sempre più scarse, verrebbero sprecate.”

La formazione iniziale, ed i primi test saranno effettuati sulla Bpco (broncopneumopatia cronica ostruttiva): questa patologia riguarda il 4,5% della popolazione ed è in costante aumento tra gli over 65, con un’incidenza del 20%. I costi di gestione si aggirano ogni anno attorno a 1,8 miliardi di euro. Questi costi potrebbero ridursi del 50% con un’attività di prevenzione, diagnosi e trattamento precoce. I medici di famiglia, attraverso il progetto Innov@Fimmg, potrebbero risolvere l’80% dei casi, avvalendosi dello specialista solo per i casi più gravi.

Menarini sosterrà la fase formativa del progetto.

I primi 100 medici che faranno parte del progetto pilota consentiranno di valutare se questo progetto possa davvero rappresentare un concreto contributo alla sostenibilità del Sistema Sanitario nazionale.

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