Presentazione del XVII Premio Internazionale Fair Play Menarini

“Lo sport può cambiare il mondo”, ne è convinto Nelson Mandela e ne sono convinti gli organizzatori del XVII Premio Internazionale Fair Play Menarini, il riconoscimento del mondo dello sport che premia i grandi valori sportivi e della società civile.

Presso il Salone d’Onore del CONI, a Roma, si è tenuta, l’12 giugno 2013, la presentazione del premio Fair Play Menarini sostenuto dal nostro Gruppo. Ospiti di eccezione: Nino Benvenuti, Nicola Pietrangeli, Klaus Dibiasi.

La manifestazione si terrà a Castiglion Fiorentino, dal primo fino al 3 luglio, la serata finale sarà trasmessa da Rai Sport. Inaugurerà l’evento la partita di pallavolo in piazza del Municipio di 100vs100, alle ore 17; martedì 2 luglio si terrà la “Cena dei Campioni” con un banchetto medievale; infine, la mattina di mercoledì 3 luglio si svolgerà un workshop intitolato “Sport modello di vita”, seguirà la presentazione del Fair Play Team alla stampa e, alle ore 21, inizierà la cerimonia di premiazione.

Un evento unico in grado di coniugare sport, cultura e sociale. Perché la sostanza vera dello sport sono i suoi valori etici, culturali, il fair play che possono e devono diventare valori collettivi e universali. Crescere attraverso e con lo sport significa fare propri concetti come il rispetto della persona, la non discriminazione, la competizione pulita e leale, la lotta al doping.

Istituito nel 1997, lo scopo di questa iniziativa è quello di assegnare dei riconoscimenti a importanti e significativi personaggi e a Istituzioni sportive nazionali e internazionali, per iniziative e comportamenti di rilievo in settori che legano sport a società civile.

Come ha detto Domenico Simone, direttore generale Menarini, durante la presentazione: “Siamo contenti di dare il nostro nome al Premio Fair Play, che quest’anno si chiamerà premio Flair Play Menarini, perché ci rispecchiamo profondamente nei valori che il premio esprime, quegli stessi valori che noi applichiamo da sempre nel nostro lavoro. Quando il presidente Morelli ci ha parlato di questo premio abbiamo intravisto in questa iniziativa un valore simbolico molto alto che a nostro avviso deve e può travalicare i confini dello sport.

Fair play non è una regola scritta. È un qualcosa di più del semplice rispettare le regole. È lealtà, è rispetto per gli altri e di se stessi. È un modo di pensare e non solo di comportarsi, nella vita come nello sport.”

I protagonisti 2013, a cui verrà consegnato il prestigioso riconoscimento, sono: Premio Fair Play a Nino Benvenuti, Una vita per lo sport a Pavel Kolobkov, Carriera nel Fair Play a Franco Bertoli, Personaggio Mito a Giacomo Agostini, Fair Play per la pace a Paul Tergat, Sport e Solidarietà a Martin Castrogiovanni, Un modello per i Giovani ad Andrea Lucchetta, Lo sport oltre lo sport a Pirmin Zurbriggen, Sport e Vita ad Evgenija Kanaeva, Sport, Fair Play e Comunicazione a Filippo Inzaghi, Sport e Ambiente a Stefano Baldini, Simpatia ad Antonietta Di Martino e Giulia Quintavalle, Fair Play e salute ad Eleonora Lo Bianco, Premio “Nicola’s Foundation” al Prof. Michele Gemignani, Narrare le emozioni a Marco Civoli, Promozione dello Sport al Comitato Organizzatore “Fiemme 2013”.

Una risposta a “Presentazione del XVII Premio Internazionale Fair Play Menarini”

  1. Si parla sempre di piu’ di fair play . Condivido non e’ una regola scritta e’ qualche cosa di piu’… e’ lealta’ rispetto (infatti…. senza l’arbitro e senza la squadra ospite non c’e’ partita). Pero’ bisogna fare degli esempi concreti, bisogna dire agli adulti come ci si deve comportare (infatti.. gli adulti creano i problemi non i ragazzi)esempi semplici scontati (non per tutti) CONCRETI. A Villa Vicentina(UD) un piccolo paese di 1500 abitanti con 150 bambini che giocano al calcio proponiamo 2 iniziative:
    1) il fair play che va dall’accoglienza della squadra ospite al saluto finale
    2) un dirigente referente dei genitori
    In piu’ quest’anno per la prima volta a Romans d’Isonzo(GO) al torneo allievi regionali c’era il Trofeo Fair Play assegnato alla squdra che in campo si e’ comportata meglio: educazione, rispetto squadra ospite, comportamento corretto dei dirigenti e dei genitori sugli spalti ecc, ecc, ma soprattutto collaborazione positiva nei cofronti degli arbitri(non come i nostri professionisti cattivi maestri milionarii che fanno di tutto per fregare l’arbitro) in poche e semplici parole comportarsi bene, Come dice la FGIC regionaleFVG fare di ogni partita una festa !!! purtroppo non e’ sempre cosi’

    eventualmente a disposizione ringrazio e saluto.
    Adriano

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